Tecniche di interrogatorio potenziato

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Uno schizzo dell'ex sergente riservista Thomas V. Curtis dove viene mostrato il modo in cui il tassista afgano Dilawar di Yaqubi era stato incatenato alla parete della sua cella a Bagram.

Le tecniche di interrogatorio potenziato (in inglese Enhanced interrogation techniques) o interrogatorio potenziato indicano il programma di tortura sistematica dei detenuti da parte della CIA, della Defense Intelligence Agency (DIA) e di vari componenti delle United States Armed Forces nei black site intorno al mondo, inclusi Bagram, Guantánamo e Abu Ghraib, autorizzati dai funzionari della presidenza di George W. Bush.[1][2][3][4][5] Tra i metodi utilizzati vi erano percosse, legamento in contorte posizioni di stress, incappucciamento, soggezione a rumori assordanti, sonno disturbato,[6] privazione del sonno fino al punto di avere allucinazioni, privazione di cibo o bevande e negazione di cure mediche per ferite, così come annegamento simulato (waterboarding), walling, umiliazioni sessuali, soggezione al caldo o al freddo estremi e reclusione in piccole scatole simili a delle bare.[7][8] I disegni di un detenuto di Guantánamo di alcune di queste torture, a cui egli stesso fu sottoposto, furono pubblicati sul The New York Times.[9] Alcune di queste tecniche rientrano nella categoria nota come "tortura bianca".[10] Diversi detenuti hanno sopportato una "reidratazione rettale", "rianimazione con fluidi rettali" e "alimentazione rettale".[11][12] Oltre a brutalizzare i detenuti, furono fatte minacce alle loro famiglie come maltrattamenti ai bambini, minacce di abusi sessuali o di tagliare la gola alle madri dei detenuti.

Il numero di detenuti sottoposti a questi metodi non è mai stato stabilito in modo autorevole né il numero di morti a causa del regime degli interrogatori, anche se questo numero potrebbe arrivare fino a 100.[13] La CIA ammette di aver praticato il waterboarding su tre persone implicate negli attentati dell'11 settembre 2001: Abu Zubaydah, Khalid Shaykh Muhammad e Abd al-Rahim al-Nashiri. Un comitato dei servizi segreti del Senato ha trovato le foto di una waterboard circondata da secchi d'acqua nella prigione di Salt Pit, dove la CIA aveva affermato che la tecnica non era mai stata utilizzata.[14] Ex guardie e detenuti a Guantánamo hanno affermato che le morti che all'epoca i militari statunitensi chiamavano "suicidi", erano in realtà omicidi sotto tortura. Nessuna accusa di omicidio è stata mossa per questi o per altri omicidi riconosciuti legati alle torture ad Abu Ghraib e a Bagram.[15]

Sorsero dibattiti sulla questione sulla legalità degli "interrogatori potenziati" rispetto agli statuti statunitensi contro la tortura o alle leggi internazionali come la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura. Nel 2005 la CIA ha distrutto le videocassette che ritraevano i prigionieri interrogati sotto tortura, giustificandosi dicendo che ciò che mostravano era così orribile da essere "devastante per la CIA" e che "il clamore derivante dalla distruzione non è niente in confronto a quello che sarebbe se i nastri fossero diventati di dominio pubblico".[16] Il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura Juan Mendez ha affermato che il waterboarding è una tortura "immorale e illegale", nel 2008 cinquantasei membri del Partito Democratico del Congresso degli Stati Uniti hanno chiesto un'indagine indipendente.[17]

Funzionari americani ed europei, tra cui l'ex direttore della CIA Leon Panetta, ex ufficiali della CIA, un procuratore di Guantánamo e un giudice del tribunale militare USA, hanno definito il termine "interrogatorio potenziato" un eufemismo per indicare la tortura.[4][18] Nel 2009 sia il presidente Barack Obama che il procuratore generale Eric Holder hanno affermato che alcune tecniche equivalgono alla tortura e ne hanno ripudiato l'uso.[19][20] Tuttavia, hanno rifiutato di perseguire i funzionari della CIA, del Dipartimento della difesa degli Stati Uniti d'America o dell'amministrazione Bush che avevano autorizzato il programma, lasciando aperta la possibilità di convocare una "Commissione per la verità" per quello che il presidente Obama ha chiamato "ulteriore testimonianza".[21]

Nel luglio 2014 la Corte europea dei diritti dell'uomo ha stabilito formalmente che "l'interrogatorio potenziato" equivaleva a tortura e ha ordinato alla Polonia di risarcire gli uomini torturati in un sito nero della CIA situato nel suo territorio.[22] Nel dicembre 2014 il Senato degli Stati Uniti ha pubblicato circa il 10% del rapporto del suo Comitato d'intelligence sulla tortura della CIA, un rapporto sull'uso della tortura da parte della CIA durante l'amministrazione di George W. Bush.

  1. ^ McCoy 2006, pp. 16-17.
  2. ^
  3. ^ (EN) Editorial Style Guide, Euphemism, su The Economist. URL consultato il 13 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2017).
    «Avoid, where possible, euphemisms and circumlocutions [...] The Pentagon's practice of enhanced interrogation is torture, just as its practice of extraordinary rendition is probably torture contracted out to foreigners.»
  4. ^ a b (EN) Chris McGreal, Former senior Bush official on torture: 'I think what they did was wrong', in The Guardian, 5 aprile 2015. URL consultato il 26 ottobre 2014.
  5. ^ (EN) David Brooks, Shields and Brooks on the CIA interrogation report, spending bill sticking point, in PBS Newshour, 12 dicembre 2014. URL consultato il 14 dicembre 2014.
    «The report [...] cuts through the ocean of euphemism, the EITs, enhanced interrogation techniques, and all that. It gets to straight language. Torture — it's obviously torture. [...] the metaphor and the euphemism is designed to dull the moral sensibility.»
  6. ^ (EN) Shane Scott, Soviet-Style 'Torture' Becomes 'Interrogation', in The New York Times, 3 giugno 2007.
  7. ^ Michael L. Gross, Moral Dilemmas of Modern War: Torture, Assassination, and Blackmail in an Age of Asymmetric Conflict, Cambridge University Press, 2010, p. 128, ISBN 978-0521685108.
    «enhanced interrogation techniques [...] include hooding or blindfolding, exposure to loud music and temperature extremes, slapping, starvation, wall standing and other stress positions and, in some cases, waterboarding. [...] In the United States, enhanced interrogation was reserved for terror suspects [...] These methods include shaking, slapping, beating, exposure to cold, stress positions and, in the United States, waterboarding.»
  8. ^
  9. ^ (EN) Carol Rosenberg, What the C.I.A.'s Torture Program Looked Like to the Tortured, in The New York Times, 4 dicembre 2019. URL consultato il 7 dicembre 2019.
  10. ^ Rainer Mausfeld, Psychologie, 'weiße Folter' und die Verantwortlichkeit von Wissenschaftlern (PDF), in Psychologische Rundschau, vol. 60, n. 4, 2009, pp. 229–240, DOI:10.1026/0033-3042.60.4.229. URL consultato il 21 agosto 2019.
  11. ^
  12. ^
  13. ^ * (EN) Mark Mazzeti, Senate Torture Report Faults CIA for Brutality and Deceit, in The New York Times, 9 dicembre 2014. URL consultato il 10 dicembre 2014.
  14. ^ (EN) Scott Shane, No Charges Filed on Harsh Tactics Used by the C.I.A., in The New York Times, 30 agosto 2012. URL consultato il 25 gennaio 2013.
  15. ^
  16. ^ * (EN) PM – UN special rapporteur says waterboarding is torture, in ABC News, 12 novembre 2010. URL consultato il 31 marzo 2013.
  17. ^
  18. ^ (EN) Obama names intel picks, vows no torture, in NBC News, 9 gennaio 2009. URL consultato il 23 luglio 2018.
  19. ^ (EN) David Stout, Holder Tells Senators Waterboarding is Torture, in The New York Times, 15 gennaio 2009. URL consultato il 23 luglio 2018.
  20. ^ (EN) President Obama Discusses Possible Prosecution of Bush Administration Officials, in ABC News, 21 aprile 2009. URL consultato il 23 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2009).
  21. ^

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